I miracoli di Gesù

(131)

Gesù e il pastore samaritano (482.5 e 482.7 - 472.8)

"Sono le bestie più stolide che siano sulla Terra. Ma sono tanto utili!" dice asciugandosi i sudore e sospira: "Eh! se ci fosse ancora Ruben! Ma con questo fanciullo soltanto!..." Scuote il capo scendendo dietro alle sue pecore che il cane e il fanciullo, in testa al gregge, tengono raccolte. E monologa: "Se sapessi trovarlo quel profeta, samaritano come sono, gli parlerei..."
"E che gli diresti?" chiede Gesù.
"Direi: <Avevo una moglie buona come un'acqua di monte ad un assetato, e l'Altissimo me l'ha presa. Avevo una figlia buona come la madre, me la vide un romano e la volle in moglie portandola lontano. Avevo un maschio primogenito e mi era tutto... scivolò sul monte un giorno che pioveva e si è rotta la spina ed è immobile e ora sta anche male, perchè dentro si è ammalato e i medici dicono che morirà. Io non ti chiedo perchè l'Eterno mi ha punito. Ma ti prego di guarirmi il figlio>."
"E credi che potrebbe guarirtelo?"
"Sì certo che lo credo! Ma non lo vedrò mai..."
"Perchè ne sei certo? Egli non è samaritano."
"E' un giusto. E' il Figlio di Dio, si dice."
"Voi, nei padri, avete offeso Dio."
"E' vero. Ma è detto anche che Dio perdonerà alla Colpa dell'uomo mandando il Redentore. Nel Pentateuco, vicino alla condanna ad Adamo ed Eva, si legge questa promessa. E il Libro la porta ancora e ancora. Se perdona quella colpa, può non avere misericordia di me che non ho colpa di essere nato samaritano? Io credo che se il Messia sapesse il mio dolore ne avrebbe pietà."
Gesù sorride ma non dice niente. Anche gli apostoli hanno un sorriso d'intesa che però il pastore non nota.
"Quel fanciullo allora non è tuo figlio?" domanda poi Gesù.
"No. E' figlio di una vedova che ne ha otto di maschi e fa la fame. Io l'ho preso per aiuto... e per figlio... per non essere solo dopo... quando Ruben sarà nel sepolcro..." e sospira.
"Ma se tuo figlio guarisse che faresti di questo?"
"Lo terrei. E' buono e ne ho pietà..." abbassa la voce dicendo: "Egli non sa.. Ma suo padre è morto nelle galere."
"Che aveva fatto per meritarlo?"
"Nulla di volontario. Ma il suo carro travolse un soldato ubbriaco e fu accusato di averlo voluto fare..."
"Come sapete che è morto?"
"Oh! non si sopravvive molto al remo! Ma notizia certa ci è giunta per via di un mercante di Samaria che lo vide levare dai ceppi morto e gettare a mare oltre le Colonne."
"E proprio lo terresti con te?"
"Pronto a giurarlo. Lui infelice, io infelice. E non sono solo. Altri hanno preso i figli della vedova ed ella è rimasta con le tre fanciulle. Sempre troppe. Ma meglio essere in quattro che in dodici... Ma non occorre che io giuri!... Ruben morirà..."
Già si vede la via, ed è molto battuta da pellegrini che si affrettano ai luoghi di sosta. La sera è prossima.
"Hai dove dormire?" chiede il pastore.
"No, in verità."
"Ti direi: vieni, ma la casa è piccola per tutti. Però lo stabbio è grande."
"Dio ti compensi come mi avessi ospitato. Ma proseguo ancora finchè non tramonterà la luna."
"Come vuoi. Ma non temi di smarrirti? E di fare incontri brutti?"
"Per i ladroni mi protegge la mia povertà e quella dei compagni miei. Per la via mi affido all'angelo dei pellegrini."
"Devo andare avanti al gregge. Il fanciullo non sa ancora... E la via è piena di carri..." e corre avanti per guidare in salvo le pecore.
"Maestro, ora viene il brutto. C'è da percorrere un pezzo di strada fra la gente..." sussurrano gli apostoli.
Eccoli sulla via, dietro alle pecorelle che procedono in fila, strette fra il monte e il vincastro del pastore e la vigilanza del cane. Il fanciullo è adesso vicino a Gesù che lo accarezza.
Giungono ad un bivio. Il pastore ha fermato il gregge dicendo: "Ecco. Questa è la via per Te. E questa è la mia. Ma se vieni verso il paese ne trovi una terza più breve per giungere al paese vicino. Guarda: vedi quel sicomoro gigante? Vai fin là e poi torci a destra. Vedrai una piazzetta con una fontana e dopo questa una casa, nera di fumo. E' il fabbro. Oltre alla sua casa c'è la via. Non puoi sbagliare. Addio.
"Addio. Fosti buono e Dio ti consolerà."
I pastore va per la sua via, Gesù per la sua. Intorno al primo le pecore, intorno al secondo gli apostoli. Due pastori in mezzo al loro gregge...
Sono ormai divisi, nascosti da un gruppo di case che si insinuano fra la via maestra, seguita dal pastore, e questa stradetta che penetra in un povero sobborgo del paese, il più povero, credo... silenzioso, solitario... La povera gente è già nelle case e le porte socchiuse mostrano i fuochi nelle cucine... La sera scende con le caligini del crepuscolo.
"Ci fermeremo appena fuor del paese" dice Giuda. " Vedo là delle case nei campi."
"No. Meglio proseguire." I pareri sono diversi.
E' raggiunta la fontana. Ecco il fabbro. Sta chiudendo la sua nera officina. Ecco la via che va verso i campi... Vi si addentrano.
"Ma un grido viene da lontano, dal paese. "Rabbi! Rabbi! Mio figlio! Cittadini! Venite! Dove è il Pellegrino?"